Iscriviti alla newsletter
Nome
Cognome
Indirizzo email:
Campi di interesse di ArcheominoSapiens Archeologia Miniere Geologia
Figura 1 - 25 ottobre 2011, fango ...
Figura 2 - e ... distruzione
Figura 3 - La raccolta e l'evacuazione degli ingombranti dal porticciolo
Figura 4 - L'evacuazione del materiale ingombrante dal porticciolo
Figura 5 - Oltre all'alluvione, la mareggiata del 05 dicembre
Figura 6 - Oltre all'alluvione, la mareggiata del 05 dicembre flagella il porticciolo
Figura 7 - Attraverso la strettoia del porticciolo, appena liberata dai detriti, si entra in via Roma con le case ancora invase dal fango
Figura 8 - Via Roma e l'accesso alla spiaggia della Madonnetta il 15 novembre 2011. Ancora fango e distruzione
Figura 9 - Più sono sgombrati i detriti da via Roma e maggiori appaiono i danni.
Figura 10 - Risalendo via Roma il 15 novembre 2011
Figura 11 - I detriti lasciati dall'alluvione del 25 ottobre arrivavano oltre il primo piano delle case di via Roma
Figura 12 - Finalmente il sottopasso della ferrovia è svuotato, ma si leggono ancora le ferite sui muri
Figura 13 - Via Roma vista dal marciapiede della ferrovia, una decina di giorni dopo l'alluvione...
Figura 14 - La stessa vista di via Roma il 15 novembre 2011
Figura 15 - L'imbocco della copertura del Canale di Vernazza a monte della ferrovia, il 7 novembre 2011
Figura 16 - Il letto del Canale di Vernazza è ovunque... 15 novembre 2011
Figura 17 - La copertura di via Ettore Vernazza il 28 novembre 2011
Figura 18 - Continua la rimozione di fango e detriti da Gavino il 18 novembre 2011. L'alveo del torrente è li sotto, da qualche parte...
Figura 19 - Mezzi al lavoro per liberare i piani bassi delle case di via Gavino il 18 novembre 2011
Figura 20 - L'enorme quantità di materiale portato dall'alluvione ed ancora presente in via Gavino il 18 novembre 2011
Figura 21 - Testimonianza del livello raggiunto da acqua e detriti durante l'alluvione del 25 ottobre in via Gavino
Figura 22 - Il livello dell'acqua e dei detriti raggiunto dall'alluvione del 25 ottobre in via Gavino
Figura 23 - Mezzi operativi al lavoro per rimuovere i detriti dell'alluvione del 25 ottobre in via Gavino
Figura 24 - Un comignolo segnala la presenza di una casa di via Gavino completamente sommersa da macerie e detriti, ancora il 21 novembre
Figura 25 - I resti della casa di via Gavino dopo essere stata liberata dai detriti il 27 dicembre 2011
Figura 26 - Quello che resta della casa sommersa di via Gavino il 3 gennaio 2012
Figura 27 - Una casa sommersa dall'alluvione lungo la valle del torrente Vernazzola il 15 novembre 2011
Figura 28 - Una delle case danneggiate nella valle del torrente Vernazzola (30 ottobre 2011)
Figura 29 - Il vecchio mulino della Valle del Vernazzola il 15 novembre 2011
Figura 30 - Il vecchio mulino della Valle del torrente Vernazzola il 5 gennaio 2012
Figura 1 - Il Castillo de Santa Barbara di Alicante sorge su un massiccio di Molassa
Figura 2 - Calcarenite bioclastica con lenti o soletti di conglomerati fini bioclastici (Molassa)
Figura 3 - Fenomeni di erosione eolica selettiva sulla calcarenite bioclastica miocenica
Figura 4 - La calcarenite bioclastica miocenica dei conci
Figura 5 - Muratura in conci di calcarenite bioclastica miocenica
Figura 6 - Il secondo degli ingressi protetti del Castello di Santa Barbara
Figura 7 - La leggenda di Ali e Cantara
Figura 8 - 4 dicembre 1248, Santa Barbara. Le truppe cristiane di Alfonso di Castilla, conquistano il castello
Figura 9 - Murature in calcarenite bioclastica fondate sulla molassa miocenica
Figura 10 - Particolare architettonico in conci di calcarenite bioclastica miocenica
Figura 11 - Imbocco della "controgalleria" scavata nella calcarennite bioclastica miocenica
Figura 12 - Garitta di vedetta a strapiombo sulla falesia in molassa
Figura 13 - Feritoie delle pareti rivolte ad Alicante
Figura 14 - Interno del secondo ingresso con il posto di guardia e controllo
Figura 1 - Porta Canarda: l'ingresso medievale a Ventimiglia dalla Francia
Figura 2 - Ampia vista sulla Francia e Montecarlo dalla Porta Canarda
Figura 3 - Porta Canarda vista dalla Francia (sn) e da Ventimiglia (dx)
Figura 4 - Arcere e doppio muro con vuoto di getto e lancio (sn) e botola di lancio oltre la porta (dx)
Figura 5 - La botola di getto dal piano terra della torre, all'interno della porta
Figura 6 - Concio in arenaria bioclastica a osteridi, gasteropodi e bivalvi
Figura 7 - Il precario terreno di fondazione di Porta Canarda
Figura 8 - Conglometari plioceni di Monte Villa, litofaciea (CMV)a
Figura 9 - Conglomerati immaturi disorganizzati clastosostenuti mal cementati, clasti, prevalentemente arrotondati di dimensioni che medie 5-20 cm, scarsa matrice sabbiosa o sabbioso-limosa
Figura 10 - Clasti dei conglomerati immaturi disorganizzati clastosostenuti mal cementati con scarsa matrice sabbiosa o sabbioso-limosa
Copertina - Le creste delle Pyramides d'Euseigne viste da ovest
Figura 1 - Le creste delle Pyramides d'Euseigne viste da est
Figura 2 - La strada che attraversa la Val d'Hérens e passa sotto les Pyramides d'Euseigne
Figura 3 - La galleria stradale scavata entro il deposito morenico delle Pyramides d'Euseigne
Figura 4 - Tre "cheminée des fées" (camini fatati) che hanno perduto il masso di copertura
Figura 5 - Una "demoiselle coiffée" (fanciulla col cappello) delle Pyramides d'Euseigne
Figura 6 - La sottile lama delle creste delle Pyramides d'Euseigne vista da ovest
Figura 7 - Calanchi e "fanciulle col cappello" in via di formazione
Figura 1 - Espulsione di bombe e lapilli al tramonto dal cratere di Nord-Est
Figura 2 - Espulsione bombe e lapilli al crepuscolo dal cratere di Nord-Est
Figura 3 - Fontana di lapilli notturna dal cratere di Nord-Est
Figura 4 - Eruzione stromboliana da cratere centrale e di Sud-Est al chiaro di luna
Figura 5 - Fungo di ceneri e lapilli dal cratere di Nord-Est
Figura 6 - Esplosione di bombe, lapilli e gas dal cratere di Nord-Est vista "dall'alto"
Figura 7 - Colonna di lapilli e gas dal cratere di Nord-Est
Figura 8 - Colonne di gas, bombe e lapilli dal cratere di Sud-Est
Figura 9 - Stromboli, la Sciara del Fuoco
Figura 10 - Esplosione di bombe e lapilli dal Cratere di Nord-Est
Figura 1 - Col de La Croix, 1778 m: le Piramidi di Gesso e la riserva forestale
Figura 2 - Un karst caratteristico ha creato un ambiente molto particolare, racchiuso in una riserva forestale
Figura 3 - Un karst caratteristico che ha creato una grande ricchezza floristica
Figura 4 - Affioramento di strati sottili di gesso (solfato di calcio biidrato)
Figura 5 - Pieghe a ginocchio, asimmetriche, molto serrate e coricate nel gesso
Figura 6 - Il gesso è molto solubile in acqua. La pioggia e lo scioglimento della neve provocano la dissoluzione del gesso generando doline e, qui, le Piramidi del Col de La Croix.
Figura 7 - Il gesso si dissolve rapidamente: le forme più spettacolari sono le Piramidi di gesso del Col de La Croix
Figura 8 - È un ambiente molto fragile. Tutti sono pregati di rimanere sui sentieri segnati
Una panoramica delle Piramidi di Gesso del Col de la Croix
In copertina: particolare del rissëu della chiesa di San Martino a Zoagli.
Figura 1 - La copertina del volume Prïe de Mâ - la Liguria dei rissëu da Portofino a Moneglia (HiroAndCo, 2017)
Figura 2 - Ciottoli di differente litologia sulla spiaggia di Zoagli
Figura 3 - La spiaggia a prevalenti ciottoli grigi di Camogli
Figura 4 - Il rissëu dicromo della chiesa di Santa Maria Assunta di Camogli
Figura 5 - Particolare del rissëu policromo della chiesa di Santa Giulia (foto di Michael Raggio - My Drone Way)
Figura 6 - Il sagrato a rissëu policromo della chiesa di Santa Giulia visto da drone (foto di Michael Raggio - My Drone Way)
Figura 7 - Il sagrato a rissëu della chiesa di Missano visto da drone (foto di Michael Raggio - My Drone Way)
Figura 8 - Parte del sagrato della chiesa di Santa Maria degli Incrociati
Figura 9 - Panoramica del grande rissëu di Powerscourt Estate (da https://powerscourt.com/house/history)
Figura 10 - Particolare della scalinata a rissëu di Powerscourt Estate (https://powerscourt.com/house/history)
Figura 1 - Basalti colonnari delle Gole dell'Alcantara (Sicilia, Italia)
Figura 2 - Gole dell'Alcantara: vista all'interno del geotopo delle Gole dell'Alcantara
Figura 3 - Vista laterale dei basalti colonnari che formano le pareti laterali delle Gole dell'Alcantara
Figura 4 - Vista laterale dei basalti colonnari che formano le pareti laterali delle Gole dell'Alcantara
Figura 5 - Scorrere dell'acqua nelle Gole dell'Alcantara
Figura 6 - Pareti laterali formate da basalti colonnari delle Gole dell'Alcantara
Copertina: uno dei frammenti di fulgurite sahariana studiati.
Figura 1 – I cinque frammenti di fulgurite o folgorite sahariana studiati
Figura 2 – Un granulo sub-sferico, rosato, intrappolato nella lechatelierite (40x)
Figura 3 – Microgranuli all’interno di vacui nella lechatelierite (20x)
Figura 4 – Struttura cilindrica di possibile degassazione (30x)
Figura 5 – Sezione orizzontale della struttura cilindrica (15x)
Figura 6 – Interno cavo a pareti vetrificate (30x)
Copertina: uno dei frammenti delle condriti studiate
Figura 1 - Associazione di condrule, microscopio ottico binoculare, x40
Figura 2 - Determinazione dei diametri delle condrule, campione 20190523_02
Figura 3 - Dimensionamento dei diametri di alcune condrule isolate.
Figura 4 - Strutture a regmaglipti della superficie del campione 20190523_011.
Figura 5 - Sferule vitree (lechatelierite ?) in microfrattura del campione 20190523_01; microscopio ottico, 30x.
Figura 6 - Definizione dimensionale di alcune sferule vitree
Figura 7- Struttura breccioide a pasta di fondo grigiastra ed inclusi prismatici a spigoli vivi; x42 circa.
Figura 8 - Venatura con materiale vetrificato nero alle salbande; x73 circa.