Copertina – Il laghetto generato dalla Sprugola (e dalla sua appendice, lo Sprugolotto) come appariva alla fine dell’Ottocento. La manifestazione superficiale della Sprugola emergeva nella piana della Spezia, all’esterno della città, sotto il Castello di San Giorgio e di fronte al campanile di Santa Maria. Il dipinto, molto famoso, è del pittore, paesaggista d’ispirazione romantica ed influsso macchiaiolo, Agostino FOSSATI (La Spezia, 1830-1904).
Prologo
Nella cultura materiale, o meglio nel linguaggio locale, col termine sprugola …son dette tanto le caverne che ricevono l’acqua nell’alto, quanto le polle e i fiumicelli che sgorgano al basso... (BERTOLOTTI, 1834, p. 170), nonché le sorgenti più in generale (ROLLA, s.d., p.2). BERTOLOTTI (1834) ricorda tre fenomeni ricorrenti nello spezzino che ritiene originati dal sistema Caresana–Zegori con le sue grotte profonde di Campastrino e San Benedetto.
Su ciò concorda anche ZUCCAGNI ORLANDINI (1836). In particolare, questi descrive, fra le altre, la …Sprugola di Maggiola, la sorgente che sbocca nell’antro più occidentale della pianura, alle falde del monte di Parodi. La copiosa colonna delle sue acque emergenti potrebbe dare origine ad un grandioso fiume; ivi serve ad alimentare un profondissimo laghetto di circa venti braccia di circonferenza. La di lui superficie serba uno stato di perfetta calma, ma un udito piuttosto acuto ben distingue un cupo fragore interno, che in certi tempi cresce notabilmente imitando il gorgoglio dell’ebollizione: allora le acque restano tinte del color del fango... (ZUCCAGNI ORLANDINI, 1836, p. 780). Il BERTOLOTTI (1834) aveva chiamato questa sprugola anche la Scaturiente ed aveva ipotizzato fosse alimentata dalla zona di San Benedetto. Inoltre asseriva che era talmente ricca d’acqua che avrebbe potuto generare diversi emissari, cioè sarebbe stata sufficiente …a far gore... (BERTOLOTTI, 1834, p. 171).
L’origine, la provenienza, la posizione, la mutabilità e la morfologia (del laghetto) portano il pensiero alla Sprugola più famosa, la Sprugola per antonomasia, talvolta confusa con la sua appendice presente in diverse cartografie e cioè lo Sprugolotto Cozzani (Copertina).
Più precisa ed articolata è la dissertazione sull’origine del termine sprugola fatta da AMBROSI (1952).
Le acque della Spezia
Il territorio della Spezia ha goduto, da sempre, di un grande patrimonio: l’abbondanza di acqua.
La cultura materiale e le antiche cartografie ricordano e mostrano esaurientemente il patrimonio idrico che caratterizza questo territorio. Acque superficiali, ma non solo, interessano l’antica Valle del torrente Lagora ad Ovest. Sono i fossi di Fabiano e di Porzano, il torrente Biassa con i suoi affluenti i fossi di Murlo, di Vappo e Ligurzano, il torrente Colombaro con i fossi Cantarana e di Borzonasca, il fosso Stagno ed il Canale dei Mulini, confluiti poi nel canale Lagora a seguito della costruzione dell’Arsenale Militare. E poi, ad Est, nella grande pianura orientale, i fossi Cappelletto e Rossano, i due torrenti Dorgia, i fossi Termomeccanica e Melara, il canale Fossamastra con l’affluente Calcinara ed il Fosso Pagliari (Figura 1), tutti regimati, canalizzati e variamente rettificati a seguito dell’espansione urbanistica.
Del tutto originali e particolari sono poi le sprugole con le loro manifestazioni esplosive sia in terra (la Sprugola, con S maiuscola, Figura 2 e Figura 3) che in mare (la Polla di Cadimare, Figura 4; (VALLISNERI, 1726; KIRCHERI, 1665; TARGIONI TOZZETTI, 1752; SPADONI, 1793; ROLLA, s.d.) ed infine gli Stagnoni (Figura 5 e Figura 6) o Pantani d’acqua stagnante, già indicati dal VINZONI nel 1747. E, infine, le sorgenti termo-minerali.
Per la cronaca è giusto ricordare che la Polla di Cadimare pare sia sparita gradualmente nel tempo, fino a esaurirsi completamente nel 1872. …È certo in ogni caso che nel 1881 la polla non era più visibile… (CREMA, 1923, nota 1 di p. 176).
Nel gennaio 1858 un palombaro della Regia Fregata Vittorio Emanuele eseguì alcuni rilievi del fondo marino. Motivo era che la R. Marina ipotizzava l’utilizzo delle acque della polla per i lavori in corso al Varignano. In origine, la polla emergeva all’interno di un avvallamento del fondo. Ma …era stata soffocata per l’interramento di quel tratto di fondo a seguito dei lavori di sistemazione della costa eseguiti per la costruzione dell’Arsenale… (CREMA, 1922-1923, p. 176).
In seguito furono anche eseguite trivellazioni per recuperarla, ma senza esito.
La pianura alluvionale del torrente Lagora
La valle del torrente Lagora si pone all’estremità meridionale dell’area carsica continentale, occidentale, della Spezia (Figura 1 di Caverne ossifere e Ursus spelaeus).
È una valle di origine tettonica, parzialmente rimodellata dall’erosione e colmata da sedimenti. In realtà la sua ampiezza e profondità sono molto variabili. Ad esempio la profondità passa da 22-26 metri a 29-30 metri dal piano di campagna, non necessariamente procedendo verso valle.
L’origine tettonica della valle del Lagora viene confermata dalla sua morfologia sotterranea, molto complessa. Un fondovalle molto irregolare e articolato. Una sequenza di alti e bassi strutturali (Horst e Graben) sia in senso longitudinale che trasversale, coerenti con le morfologie profonde delle valli del torrente Ghiararo e del fiume Entella.
La forna non convenzionale della valle del torrente Lagora deriva anche dalla mancanza a monte di un reticolo fluviale, sostituito da una forte componente carsica. La ricchezza d’acqua della valle e le sue originali forme di risorgenza derivano quindi dall’alimentazione ipogea raccolta e drenata attraverso i condotti dell’ampia area carsica presente a monte e verso Ovest. Le emergenze idriche si manifestano nelle aree a minor profondità del Bed Rock e, quindi, a minore copertura sedimentaria.
Al contrario l’area di maggior approfondimento del Bed Rock pare localizzarsi in corrispondenza dell’Arsenale Militare e del Museo della Marina Militare. A conferma è anche la scelta di localizzare l’impianto militare lungo il Lagora, anziché alle Grazie, come nel primo progetto (Figura 24). Detta modifica fu motivata proprio dall’economia possibile eseguendo gli scavi in materiali sciolti e torbe anziché in roccia come prevedibile alle Grazie-Varignano.
Figura 19 – Progetto dell’Arsenale Militare CHIODO.
Piano Grenerale del Muro di Cinta, incanalamento dei Torrenti e Nuove Strade per l’Arsenale Militare Marittimo. Disegno di D. LANTEROl (1860 ca.) per la Direzione Straordinaria della Spezia del Genio Militare (Archivio dell’Ammiragliato, da BOCCA, 2009/2010).
La Sprugola
La Sprugola è dunque uno dei simboli della Spezia, tanto che il laghetto (Copertina) ha pure avuto una celebrazione come divinità protettrice del territorio. Il ricordo è affidato a due grandi bassorilievi con dedica latina presenti su un edificio di Via dei Mille angolo via Colombo. (Figura 7).
Nel tempo questa ricchezza è stata imprigionata nell’espansione edilizia della città (Figura 8), a cominciare dall’Arsenale. La Polla di Cadimare è un ricordo come il laghetto della Sprugola che …era quasi del tutto colmato… nel 1913 (CREMA, 1922-1923, p. 175). E gli alvei, tutti, sono stati costretti in canali sempre più angusti con conseguenze ricorrenti (Figura 9 e Figura 10).
Per vari motivi, ad esempio, non è più sostenibile, e rimane un lontano ricordo, lavare i panni nel Lagora… (Figura 11).
La Sprugola prima dell’Arsenale Militare
L’immagine più ricorrente della Sprugola sulle cartografie la vede …composta da due invasi di forma arrotondata collegati da un sottile braccio… Dal laghetto …usciva un canale che andava al mare dopo aver costeggiato per tutta la sua lunghezza il braccio occidentale delle mura, quello che correva quasi a piombo lungo l’attuale via Colombo… (SCARAMUCCIA A. , 2014).
Curiosamente la Sprugola non compare sul Plan de La Spezia et de ces novuelle fortification del 1745 di Pietro DE COTTE (Figura 12), conservata presso l’Archivio di Stato di Genova. Al contrario è chiaramente descritta a cominciare da Matteo VINZONI tre anni dopo (Figura 13)
Da quel momento la Sprugola ricorre nelle successive cartografie seppure con forme e dimensioni sempre lievemente differenti. Cosi nel Plan de la Ville de La Spezia dello STEFANINI (1806, Figura 14), nel disegno di IGNOTO riferito al 1840 (Figura 15) e nella Topografia della zona di Tirreno da occupare per la costruzione dell’Arsenale della Spezia del 1859 (Figura 16, Archivio dell’Ammiragliato, da BOCCA 2009/2010). Compare ancora per alcuni anni libera nella pianura. Così è rappresentata nello Stralcio planimetrico del rilievo eseguito nell’anno 1861 dai topografi del Genio Militare per la progettazione dell’Arsenale e Piazza Forte Militare con le vecchie mura della Spezia ed il sito della Piazza Cavour (P in Figura 17, da BALESTRI, 2006, p. 3). Analogamente nel giugno 1866 sul Piano Generale indicante le Tavolette di riferimento dell’Area dell’Arsenale Mil.re Maritt.mo di Spezia disegnato da D.co LANTERO per il Genio Militare (Figura 18, Archivio dell’Ammiragliato, da BOCCA 2009/2010).
La Sprugola dopo l’Arsenale Militare
Al di là delle rappresentazioni prodotte nelle date a ridosso della progettazione e costruzione dell’Arsenale Militare, la Sprugola era comunque destinata ad esserne intercettata direttamente dai lavori. Ne fa testo sostanziale il Piano Grenerale del Muro di Cinta, incanalamento dei Torrenti e Nuove Strade per l’Arsenale Militare Marittimo disegnato da D. LANTERO intorno al 1860 per la Direzione Straordinaria della Spezia del Genio Militare (Figura 19, Archivio dell’Ammiragliato, da BOCCA, 2009/2010). Il progetto prevedeva, infatti, che la Sprugola venisse intercettata dalle mura settentrionali dell’impianto militare e dal canale di gronda che raccoglierà il Lagora e gli altri fossi e torrenti della zona.
In numerose altre cartografie, coeve e successive, la Sprugola apparirà invece completamente esterna all’Arsenale. Ma la realtà successiva sarà molto differente.
Fra queste rappresentazioni grafiche ci sono:
- il Piano Regolatore militare e civile Chiodo-Poggi del 1861 (Figura 20, da BALESTRI, 2006) noto anche come Piano di ingrandimento della Città con indicata la prevista P.zza del Mercato (P di Figura 20). Qui la Sprugola sarebbe trasformata il laghetto, ma mai realizzato;
- il Piano d’Ingrandimento della Città approvato con R.D. 20 settembre 1871 (Figura 21 da PRG 1871 e Figura 22 da BALESTRI, 2006)
- l’assetto della città dal PRG dell 1921 (Figura 23)
La vita ed attività recenti dello Sprugolotto Cozzani
Nel 1971 fu costruito un edificio di tre piani fra via Colombo e via De Nobili (Figura 25). L’edificazione ignorò o non tenne in debito conto la vivace presenza, nota, della Sprugola o di parte di essa (Figura 26 e Figura 29).
La palazzina …in cemento armato, fondata su pali di grosso diametro lunghi 20 metri (…) alterò e/o distrusse parte delle canalizzazioni, (carsiche) oltre a forare in più punti l’orizzonte semimpermeabile di limi e argille che conteneva la risalita dell’acqua… (PINTUS, 2004, p. 610). In seguito si creò …una cavità con diametro di 7 metri al di sotto dell’edificio e allagando il cortile dello stesso; tutto ciò ha causato il collasso delle strutture portanti dell’edificio, anche per la perdita di funzionalità di alcuni pali immersi nell’acqua… (PINTUS, 2004, p. 610).
In breve si manifestarono cedimenti e lesioni per la presenza della Sprugola nella quale era stato fondato l’edificio.
…lo Sprugolotto Cozzani, fece abbandonare precipitosamente un palazzo dietro piazza del mercato improvvidamente eretto nelle fondamenta sopra quella sorgiva. Abbattuto dopo qualche anno l’edificio, oggi (2013) l’area ospita una struttura più lieve dove sono alcuni magazzini del mercato… (SCARAMUCCIA, 2013).
La demolizione avvenne dopo alterne vicende. Fu eseguita il 15 maggio 2000 (Figura 27 e Figura 28). L’antica sorgente (la Sprugola) si manifestò subito, dopo i primi colpi di benna. La falda era presente già a 1,50 m dal piano di campagna. Era la Sprugoa dei Cosani (lo sprugolotto Cozzani), dal nome della famiglia che aveva costruito alcuni palazzi ottocenteschi in zona.
La stratigrafia locale ha segnalato un deposito retrodunale di argille grige, torbose e con resti di lamellibranchi posta fra 6 e 8 metri di profondità. Ed ancora un secondo livello francamente torboso fra 24 e 26,80 m di profondità. I due livelli sono separati da sequenze di sabbie e ghiaie litorali alternate a orizzonti lagunari e alluvionali. In profondità seguono livelli francamente marini.
La Sprugola e/o lo Sprugolotto Cozzani sono lungi dal potersi considerare fossili.
L'area dove fu costruito l'edificio di tre piani fra via Colombo e via De Nobili, poi demolito
Bibliografia
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