Simo intorno all’anno Mille. Da Pavia giungono sette monaci in cerca di un posto nel quale fondare la loro chiesa ed il loro convento. Arrivano in Val d’Aveto, nella piccola piana di Villa Cella. È la loro destinazione. Costruiscono la chiesa ed il convento. Poi una frana ostruisce la valle dell’aceto in un punto molto stretto. Si forma un invaso che mina il transito dal mare alla Val Padana di pellegrini e merci. Intervengono i monaci ed in poche anni eliminano il problema. Un intervento dispendioso. Erano così ricchi questi monaci? Dove hanno trovato i soldi per intervenire?
Un piccolo giallo dei tanti che ammantano il Medioevo. Ma qui. a Villa Cella ne resta traccia…
Archivio Autore: Marco Del Soldato
L’industria mineraria ha avuto un impatto profondo sui territori, sulle architetture, sui paesaggi, sulle società e sugl’immaginari degli ormaie x-distretti minerari. La realtà mineraria ha portato a una tendenziale dicotomia: il “maschile”impegnato nel sottosuolo, il“femminile” ai servizi all’esterno delle miniere.
Gli spazi delle miniere sono diventati luoghi discambio culturale e di richiamo turistico. In più parti sono nate Istituzioni Museali che fungono da contenitore di un passato ancora presente nella realtà oramai ex-estrattiva.
Il convegno propone una riflessione sulla trasmissione della memoria mineraria in tutte le forme culturali (dalla presentazione del Convegno)
Una ricchezza della Spezia è l’acqua. Acqua dolce, minerale. Acqua ipogea. Acqua carsica.
È da Cassana e Pignone che comincia l’importante area carsica spezzina che termina al Tinetto. E l’area carsica è raccolta e veicolo d’acqua. Dopo essersi raccolta ed aver percorso i condotti carsici, dopo aver dato vita al fenomeno del Polje di …, l’acqua arriva alla Spezia. Origina sorgenti e scaturigini, ma soprattutto da vita alle sprugole. Un altro fenomeno e spettacolo naturale che l’uomo ha saputo comprimere e costringere. Ma il risultato finale è solo sopito perché ogni tanto si ribella e ricorda che è ancora vitale.
La valle Lagorara si trova in comune di Maissana, nell’entroterra fra il Tigullio e lo spezzino. È una valle profonda, misteriosa e suggestiva. È dominata dai monti Porcile, Verruga e Scogliera. Dal punto di vista ambientale è dominata della altissime pareti a strapiombo di uno dei più vasti affioramenti di diaspri. I Diaspri di Monte Alpe della letteratura geologica.
Ma in valle Lagorara si trova la più antica, longeva (per durata di attività) e ampia cava di diaspro e radiolarite conosciuta. In Liguria Orientale non si trova l’ossidiana ed è rara la selce, rocce adatte alla preparazione dei più antichi utensili usati dall’uomo. Ma in Valle Lagorara ci sono diaspri, selci a radiolari e radiolariti. Sono rocce molto particolari ed essenzialmente silicee. Questa loro caratteristica è stata riscontrata e sfruttata anche dall’uomo che, cinquemila anni fa, ha scoperto l’affioramento di Valle Lagorara ed aperto la cava. E nel frangente ha perfezionato le tecniche estrattive e di scheggiatura. Basti pensare che gran parte dei mazzuoli per l’estrazione del diaspro sono di eclogite, una roccia la cui presenza più prossima è nel ponente ligure.
È purtroppo ricorrente che si allaghi l’area archeologica presente sotto il pavimento della Cattedrale di Brugnato (SP). È stato molto originale che in una di quelle occasioni si sia trovata a nuotare nell’area archeologica un’anguilla. Era l’ottobre del 1998. Aveva piovuto abbondantemente e con insistenza. Le infiltrazioni alla base dell’abside medievale erano perdurate. Anche la falda si era innalzata. Ma addirittura che fosse arrivata con le infiltrazioni un’anguilla viva e vegeta era apparso straordinario!
La Grotta dell’Orso di Cassana (Borghetto Vara) è la caverna ossifera che ha dato il primo ritrovamento in Italia. È il 1824 quando sono raccolti i primi resti fossili di un Ursus spelaeus. In precedenza ci sono rare notizie di ritrovamenti entro grotte. La prima descrizione scritta è della metà del settecento, pubblicata postuma, e si riferisce ai ritrovamenti di resti animali, soprattutto marini, fatti in Germania.
La campagna di scavo condotta a Luni nel 2021 dal Laboratorio di Topografia Antica e Archeologia Subacquea (dell’Università di Pisa) ha portato alla luce un grande pavimento a opus sentile. Particolarmente interessante è il grande tappeto centrale a cubi assonometrici ad effetto tridimensionale. Il pavimento caratterizzava il triclinio della domus B, inserita nel quartiere più prossimo al mare.
Copertina – Caresana, Comune di Riccò del Golfo. Nel gennaio del 2008 si è manifestata la timida riattivazione del polje ritenuto fino a quel momento una forma di carsismo ormai fossile. Cosa sono i polje I polje sono forme carsiche epigee (superficiali), chiuse ed arealmente molto ampie, da non confondersi con le doline. Nei casi più eclatanti possono […]
Da alcuni giorni è vivida, sui media e sui social, una polemica sul concerto di Jovanotti previsto sulla spiaggia di Vasto. Il problema? La spiaggia di Vasto è una zona protetta, o meglio lo era… La zona di vasto è una spiaggia caratterizzata da un ambiente dunale. O meglio lo era perché già una volta è stata distrutta per fare posto alle attrezzature per il concerto e poi è stata ripristinata. A questo punto definire quell’area (ex protetta) un ambiente naturale è un po’ azzardato. Rifare il concerto dopo la rinaturalizzazione della spiaggia è discutibile.
La spiaggia di Vasto era protetta perché è un’ampia area dunale. Non si vuole qui entrare nel merito dell’opportunità o meno di spianare un’area di spiaggia con un sistema di dune (naturali o meno) e di portarci 50.000 persone urlanti e scatenate. In questa sede si cercherà solo di spiegare cos’è un ambiente costiero a dune.
René BRUCK, ingegnere minerario e Direttore delle miniere d’oro di Pestarena fino al 1945. Le sue origini tedesche sono state all’origine dell’epurazione post bellica e del suo esilio fuori dalla Valle Anzasca. Ma la sua umanità, competenza ed amore per il lavoro svolto a Pestarena gli è stato oggi riconosciuto con la dedica della piazza dove sorge il museo delle miniere. Dalla Valle Anzasca a Chiavari, in Liguria Orientale, ha continuato la sua passione nella piu’ importante ed antica miniera di rame. Qui ha reintrodotto, in maniera un po’ artigianale, la produzione del rame di cementazione, ridando vita a quell’attività iniziata nell’Età dei Metalli.
Quest’articolo ricorda l’uomo ed un metodo idrometallurgico poco diffuso.
Copertina – Giotto, morte del fanciullo di Suessa. Basilica inferiore di San Francesco ad Assisi, 1310. L’affresco del transetto destro riproduce dettagliatamente i meccanismi di collasso dell’edificio in muratura danneggiato dal sisma. Prologo Si sa, l’Italia è un paese sismico.Gli eventi ed i ricordi sono nella memoria di tutti. Così i terremoti più o meno intensi […]
Copertina – Immagine dell’addomesticazione della montagna. L’impiego protratto del fuoco controllato consente di costruire buoni pascoli alberati. I simboli degli antenati che proteggono la risorsa dai risentimenti della natura e informano gli stranieri che una comunità vanta su quella landa diritti derivati dagli investimenti effettuati col lavoro di generazioni (realizzazione grafica INKLINK, Firenze, da DE […]
Copertina – La Map of the bay of La Spezia di Joseph ROUX del 1804 Lo tsunami del 4 luglio 1809 alla Spezia raccontato dal Giornale Italiano del 10 agosto successivo Genova 15 luglio (Figura 1).…Gli abitanti della Spezia e di tutte le case del suo golfo sono stati sorpresi d’un fenomeno, al quale son […]
Copertina – Un tronco silicizzato inserito nella sequenza della Formazione dei Diaspri di Monte Alpe, ritrovato durante l’attività della miniera di Molinello, in Val Graveglia. Alberi e foreste fossili: prologo Sion, Vallese (CH), città medievale. Il capitolo di Sion, le Chapitre, Kapitels. La cattedrale del 1043 (Figura 1 e Figura 2) nella quale ebbe la sua […]
Copertina – L’affioramento di diaspri con leccature di manganese che dal Monte Nero scende al torrente Gravegnola ed al monte Sovrani, presso Rocchetta Vara (SP). Imprenditoria spezzina della seconda metà dell’Ottocento Con l’Ottocento e la presenza napoleonica si avvia l’evoluzione industriale, sociale ed economica della Spezia. lo stimolo allo sviluppo è innanzitutto l’idea di creare […]
Copertina – Le aree di sfruttamento del minerale nella miniera di Libiola, durante differenti periodi della sua lunga storia (CENTO e DEL SOLDATO, 2000). Il sale d’Inghilterra: cos’è ed a cosa serve Il sale d’Inghilterra è il solfato di magnesio eptaidrato, MgSO4·7(H2O), conosciuto originariamente come sale d’Epsom dall’omonima località dove fu scoperto nel 1610. Fu descritto […]
Copertina – Particolare del portale con trigramma di San Bernardino e degli archetti pensile sui resti del palazzo storico di piazza Sant’Agostino alla Spezia. Prologo Da alcuni giorni la stampa locale (COMUNE DELLA SPEZIA, 2022 su Gazzetta della Spezia&Provincia; TENCA, 2022) propone l’annuncio dell’inizio dei lavori in un angolo molto significativo e dimenticato da tempo, di […]
Copertina – Lo scavo in corso di esecuzione nel luglio del 1983: Castellaro di Uscio, monte Borgo (Tribogna, Liguria Orientale). I castellari: insediamenti d’altura liguri Ancora alla fine degli anni Settanta del secolo scorso, Marco TIZZONI (1976) scriveva che …nonostante i numerosi scavi eseguiti nei castellari liguri, a tutt’oggi non si è ancora riusciti a […]
Un dumper da miniera per l’alluvione di Vernazza (ottobre 2015)
Copertina – La vecchia cava di Rosso Levanto che si trova al di sotto del castello genovese e delle mura orientali della città, poco lontano dalla chiesa di Sant’Andrea. Foto MDS, 1982. Il marmo Rosso Levanto ed il magico splendore del Borgo Fra il XII° ed il XIII° la Liguria Orientale ha registrato un diffuso […]
Copertina: Particolare del mosaico policromo al centro del quale campeggia il volto di Oceano, dalla cui fluente barba di alghe nascono due piccoli delfini. Domus di Oceano. Ci sono molte parole per descrivere il lavoro condensato da Lucia GERVASINI e Silvia LANDI in quest’opera su Luni, ma quella più adatta è “accuratezza”. Accuratezza a tutto tondo, applicata in ogni […]
Tramonto e riflessi (luce) sul mare (acqua) fra le Rocche di Sant’Anna e Portofino Luce La luce dopo il buio. La rinascita. Alla fine di un brutto periodo, di un periodo grigio, o nero. La luce in fondo al tunnel, il mondo a colori. Una giornata tetra. Una giornata di burrasca, quando cielo e mare sono […]
Copertina – Le aree di sfruttamento del minerale nella miniera di Libiola, durante differenti periodi della sua lunga storia (CENTO e DEL SOLDATO, 2000). Il vetriolo nella produzione di Libiola È il 20 febbraio 1613. …Gio Francesco Chieroco, podestà di Sestri Levante dichiara di essersi recato nella villa di Libiola nel luogo detto Frexaro (…), dove è […]
Copertina – L’ex convento delle Clarisse fra 1880 e 1884 (Arch.Priv. e Catalogo delle Epigrafi dello Spezzino). Prologo L’ex convento e la chiesa delle monache Clarisse di Santa Cecilia, o quello che ne rimane, sono l’ultimo testimone dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. E qui i bombardieri alleati hanno colpito duro per la presenza dell’Arsenale […]
Copertina – Nell’immagine del 1985 sono ritratte le cave dietro ed a ridosso del castello di Porto Venere. Già nel 1610, Gio.Batta MORELLO aveva richiesto di aprire queste cave che, oltre a consentirgli di estrarre il portoro, avrebbero migliorato le difese della fortezza ampliandone ed approfondendone il fossato. Alienazione di fabbricato e terreni in località […]
Copertina: immagini delle lastre lavorate ad incastro tipo maschio e femmina, all’epoca del ritrovamento (1966). Costituivano la copertura della tomba 81 della necropoli di Chiavari (VIII-VI sec. a.C.). L’immagine è quella di un pannello del vecchio allestimento del Museo Archeologico di Chiavari (MAC) con foto rielaborate da LAMBOGLIA (1968). Il mistero delle lastre ad incastro della necropoli […]
Copertina – Pianta e sezione schematiche attraverso la vetta del monte Bardellone ed i ruderi del castello dei Signori di Celasco (da BERNABÒ BREA, 1941) Il castello dei Signori di Celasco sul monte Bardellone Una delle comunità residenziali più antiche del territorio di Levanto è quella altomedievale raccoltasi attorno al castello dei Signori di Celasco. […]
Copertina – Andamento delle isobate (linee ad eguale profondità) del Bed Rock della pianura tettonica e, poi, erosiva di Levanto. Levanto: tettonica e neotettonica nell’origine della valle La tettonica, la sedimentazione e le oscillazioni glacioeustatiche sono i tre fattori all’origine della piattaforma del Mar Ligure-Alto Tirreno. Alle prime due si deve la creazione della valle […]
Copertina – Scorie e frammenti di minerale dispersi su una vecchia discarica di Monte Loreto. Da una foto della seconda metà degli anni Novanta del secolo scorso. Premessa all’archeometallurgia in Liguria Orientale A cominciare dall’Ottocento, la Liguria è stata ricordata nella letteratura paletnologica per le caverne ed i ritrovamenti dei Balzi Rossi (ROSSI, 1886, ISSEL, 1892), […]
Copertina – Le pagine de I Tesori Sotterranei dell’Italia di Guglielmo JERVIS (1874) che riportano l’immagine della più importante masserella d’oro ritrovata presso la miniera di Monte Loreto (Castiglione Chiavarese). Oro del Tigullio: la nascita di una speranza L’oro è stato certamente il metallo che, in ogni epoca ed a ogni latitudine, ha contagiato, corteggiato […]