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I Teli blu dell’Abbazia del Boschetto

Copertina

I Teli dell’Abbazia del Boschetto. Una serie di pannelli in tela bleu che rappresentano la passione di Gesù Cristo. Erano utilizzati dai Benedettini per allestire il Sepolcro del giovedì Santo.
Non se ne conosce l’Autore. Molto probabilmente un Benedettino che ha preso ispirazione dalle opere di Aldert DÜRER.
Oggi questa tradizione di fede, arte e religiosità si è persa. Restano i Teli, conservato presso il Museo Diocesano.
Infine una tradizione da sfatare: non sono assolutamente di tela Denim come il colore ha spesso condotto a fraintendimenti.

Battista SPINOLA, il castello di Belforte e l’Abbazia del Boschetto

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Battista Spinola, doge, uomo di cultura, uomo di pace. Una vita alla ricerca della pace interiore trovata nella cultura e nella coltura della vigna e del territorio. Due luoghi di pace: il castello Belforte e l’Abbazia del Boschetto.
Poi due personaggi fondamentali ad una profonda e singolare storia d’amore. Tommasina, giovane e bella. Il cristianissimo Luigi XII di Francia. Un coup de foudre… Un immenso amore… platonico… E poi il perdono che scaturisce da un altro amore profondo, quello di Battista verso la moglie Tommasina.
Infine un’originalità poco notacoltivazione della vigna con l’impiego di animali da tiro…

I Teli blu dell’Abbazia del Boschetto

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I Teli dell’Abbazia del Boschetto. Una serie di pannelli in tela bleu che rappresentano la passione di Gesù Cristo. Erano utilizzati dai Benedettini per allestire il Sepolcro del giovedì Santo.
Non se ne conosce l’Autore. Molto probabilmente un Benedettino che ha preso ispirazione dalle opere di Aldert DÜRER.
Oggi questa tradizione di fede, arte e religiosità si è persa. Restano i Teli, conservato presso il Museo Diocesano.
Infine una tradizione da sfatare: non sono assolutamente di tela Denim come il colore ha spesso condotto a fraintendimenti.

I Teli blu dell’Abbazia del Boschetto

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I Teli dell’Abbazia del Boschetto. Una serie di pannelli in tela bleu che rappresentano la passione di Gesù Cristo. Erano utilizzati dai Benedettini per allestire il Sepolcro del giovedì Santo.
Non se ne conosce l’Autore. Molto probabilmente un Benedettino che ha preso ispirazione dalle opere di Aldert DÜRER.
Oggi questa tradizione di fede, arte e religiosità si è persa. Restano i Teli, conservato presso il Museo Diocesano.
Infine una tradizione da sfatare: non sono assolutamente di tela Denim come il colore ha spesso condotto a fraintendimenti.

Battista SPINOLA, il castello di Belforte e l’Abbazia del Boschetto

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Battista Spinola, doge, uomo di cultura, uomo di pace. Una vita alla ricerca della pace interiore trovata nella cultura e nella coltura della vigna e del territorio. Due luoghi di pace: il castello Belforte e l’Abbazia del Boschetto.
Poi due personaggi fondamentali ad una profonda e singolare storia d’amore. Tommasina, giovane e bella. Il cristianissimo Luigi XII di Francia. Un coup de foudre… Un immenso amore… platonico… E poi il perdono che scaturisce da un altro amore profondo, quello di Battista verso la moglie Tommasina.
Infine un’originalità poco notacoltivazione della vigna con l’impiego di animali da tiro…

La famiglia LERCARI, ovvero una tragedia genovese (seconda parte). Il legame con la famiglia SPINOLA

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La tragedia è compiuta. Luca Spinola è stato ucciso. Luca Lercari catturato, processato, giustiziato, seppellito con grande pietà, grazie alla benevolenza del Doge Ottavio Gentile.
Poi il destino unisce le due famiglie oggetto della tragedia in un percorso comune. Pellina Lercari sposa Giò Maria Spinola. Da quel momento si intrecciano le due famiglie, seppure prevalga nella storia il cognome Spinola. Ma nella splendida villa di Sampierdarena sono presenti ambedue gli armi familiari.
Un percorso familiare, ma anche di genovesità e spiritualità: l’Abbazia di San Nicolò del Boschetto e la chiesa di San Francesco di Paola.
prevalgono in tutta questa storia diverse figure femminili: Pellina, Maria, un’altra Pellina e Veronica